GONADOTROPINA CORIONICA UMANA Laboratorio di Analisi Cliniche

12. марта 2024. • Uncategorized • by

GONADOTROPINA CORIONICA UMANA Laboratorio di Analisi Cliniche

I livelli di hCG risultano aumentati in presenza di malattia trofoblastica gestazionale e in alcuni tumori a cellule germinali (siano essi benigni che cancerosi). Pertanto, la misura dell’hCG viene considerata un utile strumento nella diagnosi e nel monitoraggio di questi tumori. Alla fine degli anni ’40 era disponibile un Fsh di origine animale (Pmsg o https://www.corobis.sk/nezaradene/nuovo-corso-di-somatropina-scoperte-rivoluzionarie/ sierica di cavalla gravida) utilizzato per la terapia dell’infertilità femminile e maschile insieme alla gonadotropina corionica umana.

Beta hCG: valori e significato in gravidanza

Il test hCG fa parte, insieme ad altri test, di un protocollo di screening per la rilevazione delle anomalie cromosomiche fetali (per maggiori informazioni a riguardo, consultare gli articoli “Screening del primo trimestre di gravidanza” e “Screening del secondo trimestre di gravidanza”). Anche nell’organismo di un uomo può comparire la gonadotropina corionica umana, come in presenza di alcune forme tumorali del testicolo. “Quando c’è un sospetto in tal senso, la si ricerca nel sangue come marcatore tumorale, utile soprattutto nel rilievo delle recidive della patologia tumorale a seguito dei diversi interventi terapeutici”, spiega l’endocrinologo. Il follicolo svuotato diventa una ghiandola temporanea, che prende il nome di corpo luteo e produce l’ormone progesterone. Il progesterone ha la funzione di preparare la mucosa che riveste internamente l’utero nell’eventualità che l’ovocita venga fecondato e abbia inizio una gravidanza.

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  • In presenza di sintomi indicativi di GTT o di tumori a cellule germinali; per valutare l’efficacia del trattamento terapeutico di queste patologie; per monitorare eventuali ricadute.
  • “Nelle settimane successive all’annidamento dell’embrione nell’utero, la concentrazione dell’hCG aumenta progressivamente, in maniera esponenziale, fino alla dodicesima settimana di gravidanza.
  • In base a tali considerazioni, la determinazione della beta-hCG può essere utilizzato con la valenza di marcatore tumorale.
  • Il risultato del test viene reso disponibile in tempi che dipendono dal laboratorio che esegue il test.

Alcuni atleti che assumono steroidi, assumono anche beta-hCG per contrastare l’atrofia testicolare, un effetto collaterale di queste sostanze. Pertanto, la misura dell’hCG viene spesso usata per aiutare l’identificazione degli atleti che ne fanno uso. Negli uomini e nelle donne non in gravidanza i livelli di hCG sono, di norma, sotto il limite di rilevabilità. Raggiunge l’apice nel 2001 con la commercializzazione del farmaco antisclerosi Rebif (interferone beta 1a), prodotto anche presso lo stabilimento di Bari.

“Probabilmente è da questo filone di ricerca che Donini intuisce che ci sono prodotti naturali che possono avere un effetto di tipo terapeutico” aggiunge Sironi. “È proprio in questo periodo, alla fine degli anni Cinquanta, che gli ormoni vengono in qualche modo rivalutati e studiati e si comprende meglio il loro meccanismo”. L’azienda italiana pubblica diversi studi che ne dimostrano l’applicazione medicinale come ricostituenti che possono giovare negli stati di cachessia e in generale per le malattie debilitanti organiche”.

Per effetto del progesterone la mucosa diventa più spessa e aumenta la sua irrorazione sanguigna. È prodotta dalle cellule del trofoblasto, il precursore del tessuto placentare che circonda l’embrione nelle prime fasi del suo sviluppo. Si può rilevare la sua presenza nel sangue e nelle urine della futura mamma già a partire dalla seconda settimana dopo il concepimento, poi la sua concentrazione aumenta rapidamente. La misurazione dell’hCG nel sangue ripetuta a distanza di ore serve a valutare l’andamento delle fasi iniziali dell’attesa. La gonadotropina corionica umana viene prodotta dalle cellule pre-embrionali (sinciziotrofoblasto) che daranno poi origine alla placenta, subito dopo l’impianto nell’utero dell’ovulo fecondato.

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